La traduzione nell’era dell'IA: nuovi ruoli, nuove competenze, nuova formazione
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1974-4382/18786Parole chiave:
intelligenza artificiale, traduzione automatica, post-editing, formazione, professionisti delle lingueAbstract
L’articolo esplora l’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) e in particolare della traduzione automatica neurale (NMT) nel settore della traduzione. L’IA può semplificare e aumentare la produttività e la qualità del lavoro, ma anche rendere marginale il lavoro umano e genera quindi atteggiamenti contrastanti riguardo all’adozione di queste tecnologie. Quel che è certo è che sono in atto profonde trasformazioni dei modi di lavorare, dei ruoli professionali di chi opera nel campo delle lingue e della concezione stessa di traduzione. I fornitori di servizi di servizi linguistici che hanno probabilità di prosperare sono quelli in grado di trasformarsi in specialisti che governano i processi di lavoro, sanno usare e orientare le macchine e sanno che l’IA ha bisogno delle lingue e dei dati linguistici per evolvere. Ma anche in attori della comunicazione interlinguistica consapevoli in possesso di sensibilità linguistica, consapevolezza interculturale e creatività. I traduttori diventano post-editor, transcreatori, gestori di dati linguistici, consulenti per la comunicazione multilingue per diversi media o istruttori di traduttori non professionali. Il post-editing è diventata un’attività convergente con la traduzione umana e sempre più traduttori e studenti utilizzano la traduzione automatica (MT) spesso integrata in strumenti di traduzione assistita dal computer (CAT). Ai professionisti della traduzione pertanto è richiesto capire l’evoluzione, le caratteristiche e i tipi di sistemi MT, il loro potenziale e le limitazioni e conoscere e misurarsi con i vari ambiti di attività che stanno emergendo. Si pone quindi la domanda se l’offerta formativa di università e scuole nel campo della traduzione e delle lingue siano ancora adeguati o come questi debbano affrontare la sfida di aggiornare i propri programmi e curricula di studio per rispondere alle esigenze del mercato.
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