Proposte

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Lista di controllo per la predisposizione di una proposta

Durante la procedura di invio di una proposta, gli autori devono verificare il rispetto dei seguenti requisiti; la proposta potrebbe essere rifiutata se non aderirà a queste richieste.
  • La submission non è stata precedentemente pubblicata, né proposta a un'altra rivista (oppure si fornisce una spiegazione all'editor nei commenti).
  • Il file della proposta è in formato Microsoft Word (.docx).
    Se l'articolo rientra in una sezione referata della rivista, il file della proposta è stato anonimizzato, intervenendo anche nelle proprietà del file.
  • Quando disponibili, son stati inseriti i DOI o le URL dei riferimenti bibliografici.
  • Il testo ha spaziatura singola; usa un font 12 punti ; impiega il corsivo invece della sottolineatura (eccetto con gli indirizzi URL); e tutte le illustrazioni, figure, e tabelle sono posizionate all'interno del testo nei punti appropriati, piuttosto che alla fine.
  • Il testo aderisce alle richieste stilistiche e bibliografiche riassunte nelle linee guida dell'autore, che si trova nella pagina di informazioni sulla rivista.
  • L'autore è a conoscenza delle policy della rivista, in particolare del processo di peer-review e del Codice etico

Linee guida per gli autori

0. Regole generali

(i) Le autrici e gli autori devono presentare gli articoli tramite la piattaforma della rivista. In caso di dossier e numeri monografici, il processo di raccolta e referaggio dei contributi è gestito da curatrici.tori, che invieranno gli articoli in versione definitiva, nonché tutte le schede relative alle revisioni, alla casella di posta di mediAzioni.

(ii) Gli articoli devono essere compresi tra le 5000 e le 8000 parole; le recensioni tra le 800 e le 2500 parole. Possono essere incluse fotografie e illustrazioni, previo ottenimento dei permessi necessari alla loro riproduzione (v. oltre, § 5). I requisiti specifici di lunghezza per i dossier e i numeri monografici sono fissati di volta in volta dai rispettivi curatori/curatrici. Per gli argomenti pubblicabili da mediAzioni, si rimanda alla sezione Sulla rivista del nostro sito web.

(iii) Le autrici/Gli autori devono indicare per esteso nome, istituzione di appartenenza, e indirizzo di posta elettronica. Queste informazioni compariranno nel contributo pubblicato. È necessario indicare anche fino a 10 parole chiave nella lingua dell’articolo e in inglese. Per gli articoli è necessario includere un abstract nella lingua dell’articolo e in inglese di non oltre 300 parole. Abstract e parole chiave vanno inviate in un file separato in Arial 11 tondo, interlinea esatta 15 pt.

(iv) Se la lingua in cui scrivete non è la vostra lingua madre, vi preghiamo di sottoporre il contributo a un.a madrelingua per un pre-editing prima di inviarcelo.

1. Formattazione

(i) Il testo va giustificato e lo strumento di sillabazione non va attivato. I margini devono essere: superiore 2,5 cm; inferiore 2,5 cm; sinistro e destro 3 cm.

(ii) La prima riga di ogni capoverso va rientrata di 0,75 e tra i capoversi non vanno lasciate righe vuote. Impostate in tutto il documento, compresi titolo, citazioni rientrate in corpo minore, note e bibliografia, la spaziatura automatica (“0 pt”).

(iii) Le pagine, compresa la prima, vanno numerate a destra in alto.

(iv) L’interlinea è Esatta 15 pt. in tutto il testo, compresi titolo e bibliografia, ad eccezione di citazioni rientrate in corpo minore (interlinea Esatta 13 pt) e note (interlinea Esatta 11 pt).

(v) Il titolo è Arial 15 maiuscolo e grassetto. Lasciate una riga vuota e nella riga sottostante scrivete il vostro nome e il vostro cognome in Arial 12 tondo, senza grassetto. Nella riga sottostante scrivete il nome dell’istituzione di appartenenza in Arial 12 tondo, senza grassetto. Tra il nome e il corpo del testo lasciate una sola riga bianca.

(vi) Il corpo del testo è in Arial 12, le citazioni rientrate in Arial 11 e le note in Arial 10. Le note vanno inserite con il comando Nota a piè di pagina del software di videoscrittura e non aggiungendo i numeri di nota a mano. Le note vanno numerate progressivamente con numeri arabi in apice (opzione standard dei principali programmi di videoscrittura).

(vii) Si consiglia la suddivisione del testo in sezioni (e, se necessario, sottosezioni) per favorirne la lettura. Le sezioni interne al testo vanno numerate progressivamente. Il titolo di ciascuna sezione è preceduto da una sola riga bianca. Utilizzate i numeri arabi per la numerazione dei titoli della sezione e di eventuali sottosezioni, come negli esempi seguenti:

1. Titolo della sezione (successive: 2.; 3.; 4. ecc.)

Testo della sezione.

1.1. Titolo della sottosezione di primo livello (successive: 1.2.; 1.3.; 1.4. ecc.)

Testo della sottosezione di primo livello.

1.1.1. Titolo della sottosezione di secondo livello (successive: 1.1.2.; 1.1.3.; 1.1.4. ecc.)

Testo della sottosezione di secondo livello.

2. Ortografia e altre convenzioni

(i) Se scrivete in una lingua per cui esistono convenzioni ortografiche diverse (p.es., inglese britannico o statunitense), sceglietene una e usatela in tutto il testo, evitando incoerenze.

(ii) mediAzioni promuove un linguaggio non sessista. In italiano, per esempio, tentate di evitare il solo maschile per alludere a categorie di persone miste (p.es. usate traduttore.trice – traduttore/traduttrice - traduttori/trici o, quando possibile, chi traduce).

(iii) Le note – sempre a piè di pagina – vanno usate solo quando è necessario fornire spiegazioni aggiuntive e mai per voci o informazioni bibliografiche. I segni di interpunzione seguono i numeri di nota, mentre parentesi e virgolette li precedono.

(iv) Le virgolette doppie (“ ”) vanno usate per le citazioni e, quando necessario, per prendere le distanze da ciò che si scrive, per termini singoli, ecc.; le virgolette singole (‘ ’) vanno usate solo all’interno delle citazioni tra virgolette doppie. I segni di interpunzione seguono sempre le virgolette chiuse.

(v) Inserite un solo spazio dopo i segni di interpunzione.

(vi) Il trattino medio, preceduto e seguito da uno spazio, può essere usato per le parentetiche (p.es., “nel teatro pirandelliano, i personaggi – le maschere – si susseguono sul palcoscenico…”); i trattini brevi vanno usati, senza spazi, solo per le parole composte (p.es., “nel teatro pirandelliano, i personaggi-maschere si susseguono sul palcoscenico…”).

3. Citazioni nel testo

(i) Per ogni citazione nel corpo del testo, vanno sempre indicati autore.trice, data di pubblicazione e numero di pagina nel formato (nome data: pagina). Le opere citate in traduzione vanno indicate con la data della traduzione da cui si cita, anche se la data che compare dopo il nome dell’autore in bibliografia è quella dell’originale (v. bibliografia di riferimento in § 4). Quando la fonte è la stessa dell’ultima citazione, si usi (ibid.) o (ibid.: pagina).

(ii) Le citazioni dirette fino alle quaranta parole vanno poste tra virgolette doppie (si veda 2.iv) nel corpo del testo.

(iii) Le citazioni dirette oltre le quaranta parole non vanno virgolettate, ma separate dal corpo del testo con un rientro di 1 cm a destra e sinistra. Si usi Arial 11 e si inseriscano autore, data e numero di pagina immediatamente dopo la fine della citazione, per esempio:

A turn to narratives allows for the de-personalized persons of theory, the bearers of a representative or typified identity, to be understood as separate persons – characters – with singular sets of characteristics, including but not confined to their political context and/or group identity. (Whitebrook 2001: 15)

(iv) Le citazioni in lingue meno conosciute vanno tradotte in nota nella lingua in cui è scritto il contributo, indicando se la traduzione è di chi scrive o altrui; in quest’ultimo caso, si indichi la fonte come per le altre citazioni, includendo anche il numero di pagina.

(v) Le omissioni vanno indicate con […].

4. Citazioni in bibliografia

(i) La bibliografia deve comprendere esclusivamente le opere citate nel corpo del testo, e non eventuali opere consultate ma non citate. Nel caso di opere tradotte, il nome del.la traduttore.trice va sempre indicato.

(ii) Le voci bibliografiche vanno ordinate alfabeticamente per cognome dell’autore.trice; le opere del.la stesso.a autore.trice vanno ordinate per data, dalle meno recenti alle più recenti. Le opere con stessa.o autrice.tore e data vanno indicate come 1992a, 1992b, ecc.

(iii) Le opere con tre o più autrici.tori vanno indicate nel testo con il cognome del.la primo.a autore.trice seguito da “et al.” ; in bibliografia, invece, vanno indicati tutti i nomi.

(iv) Più pubblicazioni nello stesso punto del testo vanno separate con un punto e virgola, p.es. (Mishler 1984; West 1984a: 127).

(v) Segue una bibliografia di riferimento, che include esempi di varie opere (monografie, curatele, articoli in rivista, opere tradotte, ecc.). I nomi propri possono essere abbreviati, come qui di seguito, oppure forniti per esteso; in quest’ultimo caso, tuttavia, si prega di seguire lo stesso principio in tutta la bibliografia.

Bart, I. e S. Rákos (a cura di) (1981) A müfordítás ma, Budapest: Gondolat.

Bollettieri Bosinelli, R.M., E. Di Giovanni e I. Torresi (2006) “Visual and Verbal Aspects of Otherness: From Disney to Coppola”, in G. Cortese e A. Duszak (a cura di) Identity, Community, Discourse: English in Intercultural Settings, Berna: Peter Lang, 405-427.

Cabré, M.T. (2000) “La terminologia tra lessicologia e documentazione: aspetti storici e importanza sociale”, comunicazione presentata al Forum del seminario permanente Lessicologia, terminologia e metodi di classificazione (Roma, 6 aprile 2000), http://web.tiscali.it/assiterm91/cabreita.htm (consultato il 12/06/2008).

CILT, Institute of Translation and Interpreting and Société Française des Traducteurs (2003) Translation, Getting It Right: A Guide to Buying Translations, Londra: CILT.

Clifford, J. (1998) “The Translation of Cultures: Maurice Leenhardt’s Evangelism, New Caledonia 1902-1926”, in R.C. Davis e R. Schleifer (a cura di) Contemporary Literary Criticism: Literary and Cultural Studies, New York: Longman, 680-694.

Cook, G. (1992/2001) The Discourse of Advertising, Londra e New York: Routledge, 2a edizione.

Delabastita, D. (1989) “Translation and Mass Communication: Film and TV Translation as Evidence of Cultural Dynamics”, Babel 35(4): 193-218.

------ (1993) There’s a Double Tongue. An Investigation into the Translation of Shakespeare’s Wordplay, Amsterdam e Atlanta: Rodopi.

------ e L. D’hulst (a cura di) (1993) European Shakespeares. Translating Shakespeare in the Romantic Age, Amsterdam e Philadelphia: John Benjamins.

Meeuwis, M. (a cura di) (1994) Critical Perspectives on Intercultural Communication, numero monografico di Pragmatics 4(3).

Mulvey, L. (1975) “Visual Pleasure and Narrative Cinema”, Screen 16(3): 6-18. Versione online https://wiki.brown.edu/confluence/display/MarkTribe/Visual+Pleasure+and+Narrative+Cinema (consultato il 04/12/2009).

Polletta, F. (1998) “‘It Was like a Fever…’ Narrative and Identity in Social Protest”, Social Problems 45(2): 137-159.

Senn, F. (2007) Joycean Murmoirs: Fritz Senn on James Joyce, a cura di C. O’Neill, Dublino: The Lilliput Press.

Tymoczko, M. (2003) “Ideology and the Position of the Translator: In What Sense is a Translator ‘In Between’?”, in M. Calzada Perez (a cura di), Apropos of Ideology – Translation Studies on Ideology – Ideologies in Translation Studies, Manchester: St. Jerome Publishing, 181-201.

Venuti, L. (1995) The Translator’s Invisibility: A History of Translation, Londra e New York: Routledge. Trad. it. di M. Guglielmi (1999) L’invisibilità del traduttore: una storia della traduzione, Roma: Armando.

(i) È compito degli autori e delle autrici ottenere dagli aventi diritto il permesso di riprodurre le illustrazioni e qualsiasi altro materiale protetto da copyright.

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